Le Teutoniche

Bellissime Pipe — spesso — quelle in ceramica, ma davvero esecrabili per la qualità del fumo esalato: vale tuttavia la pena di parlarne, perchè sono tipiche di un’epoca (il 1800) e di una vasta zona dell'Europa centrale (Germania ed Austria); e poi anche perchè possono piacevolmente adornare le bacheche del collezionista di Pipe. È probabile che alcune di queste Pipe — con vaso di forma simile a quello delle Pipe d’argilla e lungo bocchino di legno o d’altro — siano state fabbricate già poco tempo dopo la scoperta dei processi di produzione della « porcellana dura », avvenuta fra il 1708 ed il 1710 (ad esempio da parte delle famose Manifatture di Meissen e da parte di altre fabbriche del ramo).

Però la loro diffusione ebbe inizio poco prima della fine del 1700 per accrescersi poi notevolmente durante il secolo XIX. Si può ritenere che le tipiche Pipe in porcellana dell'Austria e della Baviera siano costituite da quattro parti distinte e cioè: — il vaso, o fornello, in porcellana; — il «pezzo intermedio » a forma di « V », pure in porcellana; — il cannello (in legno, corno od ebano); — il bocchino (in corno).

Vediamo ora più in dettaglio, questi quattro singoli componenti.

1. Il vaso Può essere completamente bianco, decorato oppure nei modi più vati: da scarsi motivi ornamentali in oro o a colori, sino a scene composite, con molti personaggi.
Nel mio libro « Introduzione alla Pipa» ne ho descritte alcune e non mi sembra quindi opportuno di ripetermi qui; aggiungo soltanto di aver fatto acquisto — abbastanza recentemente — di una curiosa Pipa tirolese in porcellana, munita di un lungo cannello in ciliegio, con scene di lavoro in una conceria di pellame e la scritta in tedesco: « Viva sempre il conciatore di pelli! ». La Pipa è di tipo inusitato, perchè generalmente sul fornello sono riportate scenette d’amore, o di caccia, o di vita familiare, ma ben raramente di lavoro più o meno artigianale.

2. Il «pezzo intermedio » Presenta, come ho accennato, una forma a « V », che inferiormente si allarga in un tratto comune, nel quale si raccolgono i liquidi di condensazione (ha cioè funzione di salivino). In uno dei rami della «V » gi innesta il vaso, nell’altro il cannello. Di so- lito questo pezzo intermedio è in porcellana ed è bianco, anche in Pipe con vaso molto decorato; vi sono tuttavia eccezioni: in strumenti appartenuti a militari sono spesso riprodotte scritte riferentesi ai reparti, nei quali il proprietario prestava servizio, stemmi dell’Arma, fucili incrociati, zaini, aquile bicipiti, o figurazioni del genere. Altre volte — specialmente se il cannello è molto lavorato ed in materiali pregiati — il pezzo a «V» può essere di corno, anzichè di ceramica, ed assume forme elaborate (a sperone, ‘a cornucopia e così via).

3. Il cannello Nella maggior parte dei casi è semplicemente in legno di ciliegio o marasca, ma in Pipe di grandi dimensioni può raggiungere lunghezze notevoli (da 40 centimetri a un metro) ed essere di fattura assai complessa: talvolta a rondelle ed a tratti in corno di cervo si alternano pezzi traforati, o torniti, o scolpiti a tortiglione; anche il colore del corno varia, dal biondo trasparente al nero opaco; oppure l’intero cannello è in ebano, liscio o lavorato. Nè mancano cordoncini e nappine, sia per semplice decorazione, sia per tenere più saldamente uniti fra loro i componenti della Pipa, soprattutto vaso, pezzo intermedio e cannello.

4. Il bocchino in corno, ricurvo e più o meno È a 2 i rado (specialmente nelle Pipe nella maggiore lunghezza) fra bocchino e can- è interposto un tratto flessibile, ricoperto da un fitto tessuto di color nero, che consente ampi spostamenti della lunghissima Pipa, pur tenendo il bocchino fermo fra i denti.

5 La qualità del fumo È mia abitudine, mentre scrivo di qualche Pipa caratteristica, di fumarne una del medesimo tipo: ciò mi consente di parlarne in modo più facile e realistico. Anche ora, dunque, ho fra le labbra il bocchino di una Pipa tirolese in porcellana: porta dipinta sul vaso una graziosa fanciulla ignuda: le piacenti fattezze della donzelletta non bastano tuttavia a consolarmi dell’esecrabile fumo, che mi giunge alla bocca attraverso il cannello di marasca, procurandomi un fastidioso bruciore alla lingua e al palato, quantunque il tabacco sia ottimo. Non posso quindi che confermare il giudizio completamente negativo, che ho dato più sopra su queste Pipe di porcellana e che ho sempre espresso, in ogni possibile occasione.

Eppe Ramazzotti