Davidoff

Davidoff

Zino Davidoff nacque l'11 marzo 1906 a Kiev, in quello che al tempo era l'Impero Russo, oggi Ucraina. Era il più vecchio dei quattro figli nati dal mercante di tabacchi Henri Davidoff. Nell'autobiografia di Zino Davidoff non vi sono molti riferimenti alla sua infanzia, tuttavia si legge che i suoi genitori erano commercianti di sigari in Kiev. La famiglia si trasferì nel 1911 a Ginevra, in Svizzera, ove aprì la sua prima tabaccheria nel 1912. Nel 1924 Zino finì la scuola e si trasferì in America Latina per apprendere sul campo le nozioni riguardanti il commercio e la produzione di tabacco, trascorrendo il suo soggiorno in Argentina, Brasile ed infine a Cuba, ove lavorò per due anni in una piantagione di tabacco. Qui ebbe l'occasione di conoscere i metodi di lavorazione dei sigari cubani. Zino fece ritorno in Svizzera nel 1930, anno in cui ereditò il negozio dai suoi genitori. Grazie alle conoscenze acquisite durante i suoi viaggi, Davidoff trasformò la piccola tabaccheria in uno dei più grandi business del settore, prima e dopo la seconda guerra mondiale. L'azienda beneficò della neutralità della Svizzera nel conflitto, tanto che poté implementare il suo potere di mercato grazie ai ricchi clienti che vedevano nella nazione e nell'azienda un vero e proprio paradiso lontano, almeno idealmente, dai tragici eventi che l'Europa stava vivendo. Zino ebbe un grande successo nella commercializzazione dei sigari Hoyo de Monterrey Chateaux Series. Si crede che intorno al 1940 fu proprio Zino Davidoff ad inventare il primo humidour da scrivania. Grazie a questa invenzione, oggi lo standard nella maggioranza delle tabaccherie, è possibile mantenere i sigari allo stesso livello di umidità e temperatura alle quali vengono prodotti a L'Avana. Nel 1970 Zino vendette la sua piccola ma redditizia tabaccheria al colosso Max Oettinger Company, uno dei primi importatori di sigari cubani in Europa. La cifra che la compagnia pagò a Davidoff si aggirava intorno al milione di dollari, al tempo considerata da molti una cifra spropositata. Zino morì nel 1994 sopravvivendo a sua moglie.